È quanto sostiene Sauro Turroni, di ritorno dalla missione in Ladak dove si è recato per la realizzazione del progetto “Water for children” proposto dalla associazione Italian – amala in favore dei bimbi tibetani profughi dal loro paese e accolti nei T.C.V., tibetan children village.
“In questi giorni si fa un gran discutere a proposito di ciò che dovrebbero fare gli atleti o i governanti in occasione delle olimpiadi per manifestare contro la negazione dei diritti umani, contro l’invasione e per il genocidio culturale in Tibet, tutte cose importantissime che però non devono far dimenticare che è possibile fare qualcosa di concreto in favore di un popolo espropriato dei suoi più elementari diritti – ha dichiarato Turroni – e che tutti possono fare la loro parte, concretamente. (altro…)