Errani e Rosetti hanno recentemente dichiarato che non faranno più alleanze con i Verdi. Vorremmo precisare che sono i Verdi ad essere usciti dalle maggioranze del Comune e della Provincia, perché queste non rispettavano gli impegni presi con gli elettori. Quindi non possiamo non apprezzare il fatto che finalmente i due abbiano capito che i Verdi non sono disponibili a fare altre alleanze di questo tipo, che non prevedano un ricambio delle attuali dirigenze con persone che sappiano fare quello che hanno promesso.
Il Partito Democratico forlivese dovrebbe chiedersi cosa vuole fare da grande, invece di fare promesse.
Stava per nascere e già aveva perso le sue prime elezioni a Castrocaro e Dovadola, appena sbocciato ha perso le politiche nazionali, cercherà di crescere perdendo anche le amministrative 2009?
Probabilmente è questa la strategia di una classe dirigente che non riesce più ad incidere nella città, scavalcata nel suo ruolo politico da altri.
Invitiamo tutto il centro-sinistra forlivese ad una attenta riflessione, ed a discutere di programmi e di contenuti prima di appigliarsi pretestusamente contro ipotetici avversari.
Sarebbe quantomeno singolare che il partito nato con l’ispirazione di governare ed amministrare finisse per non riuscire a farlo più.
Siamo sicuri che questo unanimismo contro le politiche ambientali troverà nei prossimi mesi qualche smentita: sarebbe il segno che finalmente la parte più ragionevole del Partito democratico ha capito che il futuro è più importante delle briciole del presente.