Oggetto: Interpellanza urgente in merito a possibile sanatoria di attrezzaie in zona agricola da trasformare in ville – case di civile abitazione

premesso che:

Negli ultimi anni abbiamo assistito a Cesena ad un vero e proprio fenomeno speculativo e degenerativo di aggressione edilizia ingiustificata alla collina e alle zone rurali del territorio, con la realizzazione di centinaia e centinaia attrezzaie – depositi attrezzi (da mettere poi in vendita nelle agenzie immobiliari della città ) che mascheravano ville o case di civile abitazione: costruzioni ad alto impatto ambientale, sia sotto il profilo idrogeologico che estetico-paesaggistico, progetti edilizi in collina preceduti da sbancamenti e movimentazioni terra di eccessive dimensioni, modificanti la morfologia dei versanti e il loro assetto originario; uso improprio delle attrezzaie e proservizi agricoli trasformati abusivamente e palesemente in residenza.

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Al Sindaco del Comune di Cesena
Al Presidente del Consiglio Comunale di Cesena

Oggetto: Interpellanza urgente in merito a possibile sanatoria di attrezzaie in zona agricola da trasformare in ville – case di civile abitazione

Il sottoscritto Davide Fabbri
consigliere comunale dei Verdi

premesso che:

Negli ultimi anni abbiamo assistito a Cesena ad un vero e proprio fenomeno speculativo e degenerativo di aggressione edilizia ingiustificata alla collina e alle zone rurali del territorio, con la realizzazione di centinaia e centinaia attrezzaie – depositi attrezzi (da mettere poi in vendita nelle agenzie immobiliari della città ) che mascheravano ville o case di civile abitazione: costruzioni ad alto impatto ambientale, sia sotto il profilo idrogeologico che estetico-paesaggistico, progetti edilizi in collina preceduti da sbancamenti e movimentazioni terra di eccessive dimensioni, modificanti la morfologia dei versanti e il loro assetto originario; uso improprio delle attrezzaie e proservizi agricoli trasformati abusivamente e palesemente in residenza.

Recentemente la Regione Emilia-Romagna in materia di condono edilizio ha mantenuto una posizione restrittiva, finalizzata ad arginare la devastante sanatoria nazionale del centro-destra.
L’attività  svolta dal Consiglio Regionale ha permesso di ottenere dei risultati abbastanza positivi per quella che è stata licenziata come normativa finale, determinando una legge che consente una sufficiente tutela del territorio.
La legge però, da sola, non basta ad azzerare abusivismo e distruzione dell’ambiente ed una buona gestione del territorio diventa possibile anche con scelte politiche e amministrative locali in grado di capire che è solo il valore ambientale quello in grado, oggi, di promuovere un territorio.

Facciamo alcuni esempi che la nuova legge regionale contempla:
a) i controlli, una volta rilasciata l’autorizzazione in sanatoria, saranno effettuati in modo sistematico sugli interventi di ristrutturazione che abbiano interessato sopraelevazioni e, per i Comuni classificati sismici, anche per interventi di ristrutturazione che abbiano interessato elementi strutturali dell’edificio;
b) sono escluse dal rilascio del titolo in sanatoria cambi di destinazione d’uso da agricolo a residenziale, ampliamenti e sopraelevazioni nelle zone classificate a rischio idrogeologico molto elevato;
c) in caso di abusi su edifici vincolati, il Comune non solo procede ed emettere una sanzione, ma può anche prescirvere l’esecuzione di opere dirette a rendere l’intervento consolo al contesto ambientale, assegnando un congruo termine per l’esecuzione dei lavori
d) qualora gli ampliamenti abusivi riguardino edifici con originaria funzione diversa da quella abitativa, tali immobili sono obbligati a mantenere una destinazione d’uso non abitativa nei venti anni successivi
alla data di entrata in vigore della presente legge.

Recentemente sono venuto a conoscenza che gli uffici tecnici comunali di Cesena stanno dando una interpretazione equivoca e sbagliata, oltrechè pericolosa, sulla nuova normativa regionale sul condono edilizio, prevedendo possibili le sanatorie sulle centinaia di attrezzaie realizzate prima del marzo del 2003 (termine ultimo per il condono nazionale), che diventerebbero arbitrariamente ville o case di civile abitazione.

Premesso tutto questo

Si chiede al Sindaco

di fare chiarezza sulla esatta interpretazione normativa della legge regionale da parte del Comune di Cesena e pertanto si chiede se verrà  concessa o meno la sanatoria sulle destinazioni d’uso delle tantissime attrezzaie realizzate sul territorio rurale del nostro territorio

si chiede pertanto di dire basta a questi possibili aggiramenti – stravolgimenti delle normative urbanistiche (su aree che il PRG ha previsto come agricole e che devono rimanere tali) e alle aggressioni speculative in zona agricola

Cesena, giovedì 2 dicembre 2004

Davide Fabbri

Capogruppo Consiliare dei Verdi di Cesena
tel 0547.600294 – 333.1296915
e-mail: davide.fa@virgilio.it

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