Giorni fa il Comune ha inviato via mail una comunicazione ai genitori dei bambini delle sezioni 3 e 4 anni delle scuole dell’infanzia del Comune per informarli della decisione di procedere, a partire dal prossimo anno scolastico, a una variazione nelle modalità organizzative del prolungamento pomeridiano dei servizi, ovvero a una suddivisione dell’attuale orario continuativo di uscita dei bambini in due fasce distinte, restringendo di fatto la flessibilità del servizio.         
Tutto ciò senza tenere conto della sempre maggiore pluralità e atipicità dei rapporti di lavoro, e vincolando la possibilità di usufruire della seconda fascia di uscita alla consegna da parte dei genitori di attestazioni di servizio o di altra documentazione idonea a verificarne l’orario di lavoro.          


Le giustificazioni frettolose e confuse dell’Assessora Casara in aula non hanno fugato la preoccupazione per il fatto che nella comunicazione inviata alle famiglie si motivi questo cambiamento sulla base di non meglio precisate finalità di maggiore sostenibilità del servizio in relazione a spazi e risorse umane, una dicitura che lascia intendere che a giustificare la scelta vi siano ragioni di contenimento dei costi invece che di miglioramento della qualità del servizio.
Grave è inoltre il fatto che la decisione sia stata assunta dal Comune in assenza di un adeguato percorso di condivisione con le famiglie. Giova ricordare che la stessa Carta dei servizi per l’infanzia del Comune attribuisce un valore fondamentale al coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo, dai fondamenti pedagogici alla strutturazione organizzativa del sistema educativo e prevede l’esistenza di una Consulta, espressione di “tutte le componenti interessate alla gestione dei nidi e delle scuole d’infanzia comunali”, cui viene “richiesto obbligatoriamente” di esprimere un parere in relazione ai programmi di riorganizzazione dei servizi. 

Al di là degli aspetti formali, che pure contano, la storia pluridecennale dei servizi comunali per l’infanzia, giustamente considerati un’eccellenza della città, si è sempre fondata sul coinvolgimento di una triade di soggetti: i bambini, al centro dell’intervento, l’Amministrazione e il suo personale educativo e le famiglie, pienamente titolate a dire la loro e a partecipare alla gestione dei servizi.                       
In considerazione di tutto ciò, chiediamo che il Comune sospenda, almeno momentaneamente ogni ipotesi di riorganizzazione degli orari delle uscite per tutto il tempo necessario a sviluppare con le famiglie un adeguato percorso di condivisione dei problemi, per arrivare a soluzioni condivise, che comunque devono avere al centro prima di tutto la migliore qualità del servizio e non logiche di contenimento dei costi.         

 I gruppi consiliari Partito democratico, Forlì e co. e Movimento 5 Stelle        
Alleanza Verdi e Sinistra Forlì       

Foto by Lucas Alexander
Categorie: Generale

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