A febbraio avevamo segnalato quanto la “soluzione” ideata dal Comune e tanto apprezzata dalla comunità locale, ossia tenere accesi i termosifoni 24/7 al Liceo Morgagni, fosse inadeguata, per motivi ambientali ed economici. 

Si è voluto credere alle rassicurazioni fornite su fantomatici interventi di miglioramento durante l’estate che avrebbero risolto il problema. Adesso lèggiamo che tali interventi si sono limitati a una pulizia delle tubature ed è difficile capire come questo, da solo, possa porre rimedio al problema di un impianto obsoleto, usurato e inefficiente.

E adesso la beffa delle istituzioni che si rimpallano le responsabilità, così si perderà altro tempo e al massimo si potrà sperare in misure tampone, per tirare avanti un altro inverno, fino alla prossima protesta. 

In fondo, non siamo stupiti: che ai nostri amministratori certi istituti scolastici interessino poco è evidente, basta guardare in che condizioni versano da anni gli edifici che ospitano alcune scuole della città, con progetti mai portati a termine, o neanche mai avviati. La scuola e la sua importanza fanno parte ogni anno della retorica istituzionale e di poco altro però, vista la riluttanza ad agire per il  benessere degli studenti, a fronte della solerzia con cui l’amministrazione comunale investe fondi per le costosissime luminarie natalizie (una vera priorità per la città, evidentemente).

E se questi signori insieme agli amministratori provinciali, invece di dedicarsi ai botta e risposta, provassero per una volta a fare una cosa rivoluzionaria come impegnarsi a risolvere la crisi con un intervento di reale miglioramento dell’efficienza energetica del Morgagni (e degli altri istituti scolastici )?

Dopo così tanti anni di disagi, gli studenti, docenti e ATA se lo meriterebbero.

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