NUOVA VARIANTE COMMERCIALE : MA L’ASSESSORE RAVA LO HA LETTO IL PROGRAMMA ?
I centri commerciali hanno dato il colpo di grazia al centro storico, perchè continuare la stessa politica del passato, dettata dagli interessi dei loro costruttori ?
Allora non serviva un architetto, bastavano quelli di prima !

Ogni giorno che passa appare sempre più evidente la incompatibilità con il programma della coalizione che sostiene il sindaco Balzani dell’assessore Rava .

Il programma parla di “partecipazione dal basso” ma gli interlocutori di Rava, almeno così appare dalle sue iniziative , non sono tanto i cittadini bensì alcune categorie professionali e i rappresentanti di interessi economici con cui definisce e concerta le proposte.

Il programma parla di tutela del centro storico “che riveste un grande significato identitario, culturale ed economico-sociale che si può affrontare attraverso una visione progettuale che tenga insieme salvaguardia, tutela del suo tessuto” e lui fa varianti per favorire centri commerciali che come l’esperienza insegna sono i killer dei negozi nel centro della città.

Il programma parla di qualificazione dello sviluppo improntata ad una logica di risparmio (dalle risorse al territorio ai rifiuti) e lui promuove nuovi insediamenti commerciali.

Il programma stabilisce che “spazio per uno sviluppo essenzialmente estensivo, imperniato sul primato immobiliare/edilizio, non sia riproproponibile…perché il territorio è un bene finito, e quindi va amministrato con parsimonia; in secondo luogo” e poi ancora afferma che “Per la Forlì del futuro sono necessari la definizione dei limiti della città, magari attraverso un’ampia cintura verde, l’uso appropriato ed eccezionale della pratica delle varianti e la subordinazione di nuove espansioni alla completa attuazione delle attuali previsioni di sviluppo urbanistico, produttivo ed industriale” ma l’assessore ne propone una dietro l’altra , secondo una logica di cui sfugge una razio che in qualche modo sia coerente con quello che è stato detto ai cittadioni chiedendo loro il voto..

Il programma afferma : “dovrà essere acquisito alla città l’ex Eridania, mettendola dapprima in sicurezza e prevedendone un recupero in linea con le funzioni culturali riservate dalla legge ad un immobile vincolato” e l’architetto prestato all’urbanistica si propone di fare un accordo di programma per fare un comparto commerciale anche dentro l’ex Eridania.
Viste le idee ( e gli interessi ) che l’assessore porta avanti , a questo punto ci chiediamo per quale ragione il Sindaco abbia fatto tanta strada a cercarne uno nuovo, spingendosi fino a Faenza, visto che i collaudati predecessori avrebbero perfino fatto meglio nel garantire le stesse cose .