Si fa pagare la cattiva politica ai cittadini più deboli, coprendo buchi di bilancio o ingrassando i soliti noti.
Tutto ciò è inaccettabile.
La nuova IMU nel Comune di Forlì è un salasso per le famiglie che ci sembra insostenibile e molto poco motivato.
Intanto si nota come si sia scelto di applicare le aliquote massime.
In un sol colpo per la prima casa, anche gravata d mutuo con la rivalutazione delle rendite catastali di 60%, dopo quella del 20% applicata precedentemente, si passa a pagare una imposta annua sull’immobile di 5,5/1000 da niente che si era pagato negli ultimi anni.
Ci sono poi le seconde case, date in uso gratuito i figli o date in affitto a canone calmierato : per queste, nonostante i risvolti sociali che ne caratterizzano l’uso si è deciso per un salasso ancor più pesante, come per le seconde case tenute nella propria disponibilità., per capitalizzare o per speculare.
Applicare il 9,8/1000 per ogni fabbricato anche se dato in comodato d’uso a un congiunto di primo grado, a un figlio, a un genitore, anche se dato in locazione con un affitto concordato, a canone calmierato secondo valori indicati dal comune stesso, significa passare dall’ICI fino ad un anno tenuta più bassa dell’ 1/1000, a riconoscimento dell’azione sociale svolta dai proprietari mettendo sul mercato alloggi che soddisfacessero le esigenze abitative di cittadini non proprietari, ad una tassa 32 volte maggiore di quella precedente
Ci sarà anche la difficoltà economica provocata dai tagli del governo alle amministrazioni locali, ma non è giustificabile andare anche sul piano locale sempre a depredare gli stessi, le famiglie.
E non si dica che le responsabilità dei buchi di bilancio sono tutte romane : facciamo tre casi clamorosi .
Aeroporto, SAPRO ed Hera Luce.
Il Comune di Forlì in bilancio prevede somme ingenti ancora oggi per colmare la voragine costituita dalla gestione fallimentare dell’aeroporto, perché ancora una volta non si decide di tagliare questa spesa inutile e dannosa.
Il Comune di Forlì è fra i soci di SAPRO che ha sprecato in investimenti fallimentari oltre 100 milioni di euro comprando e lottizzando appezzamenti pseudo industriali che oggi abbandonati nel territorio costituiscono un monumento allo spreco e alla vergogna collettiva.
Il Comune ha fatto un vergognoso ed onerosissimo affidamento per la gestione dei pali della illuminazione pubblica ad Hera Luce, presieduta dall’avv.to Dolcini, e per questa attività che Hera affida totalmente all’esterno in subappalto, paga somme di gran lunga superiori a quelle corrisposte dalla Multiutility ai suoi subappaltatori.
Il Comune di Forlì mostra di non cogliere la differenza fra chi specula e fa affari e chi fa azione di protezione sociale.
Il Comune di Forlì mostra di non avere il coraggio di tagliare gli sprechi originati da un consociativismo non più tollerabile, non assumendo come Amministrazione la sobrietà e il rigore che il momento impone.