Dalla stampa si apprende che Alea starebbe per dare un giro di vite sull’errato conferimento dei rifiuti nei contenitori porta a porta, annunciando anche multe fino a 312 euro per i trasgressori.

Nel comunicato, si dice, si farà estrema attenzione all’utilizzo dei sacchi neri, che impediscono agli operatori di vedere il contenuto e controllare la correttezza delle operazioni dei cittadini.

Si scrive, inoltre, che “il conferimento di plastica e lattine deve essere fatto utilizzando esclusivamente sacchi trasparenti o semi trasparenti in plastica tradizionale non biodegradabile. La carta e il vetro invece vanno gettati sfusi all’interno del contenitore dedicato.”

Quanto riportato però è sbagliato e diverso dalle comunicazioni e campagne di sensibilizzazioni precedenti fatte da Alea stessa, dove ovviamente si indicava che la plastica va conferita possibilmente sfusa, ben sgocciolata e senza residui di cibo.

Sarebbe infatti un paradosso obbligare i cittadini all’acquisto di sacchi trasparenti in plastica, non forniti da Alea come fa per secco e umido, aumentando la quantità di rifiuti invece che diminuirli.

Il comunicato inoltre non è molto chiaro sul fatto che invece è specificato bene nelle FAQ del sito: i sacchi neri non sono completamente vietati, ma possono essere utilizzati per il secco, in alternativa ai sacchi semitrasparenti forniti da Alea stessa.

Crediamo che sia necessaria una rettifica per evitare che una campagna di sensibilizzazione diventi controproducente, e ci stupiamo che non ci sia accorti dell’errore: chi ha firmato il comunicato utilizza il servizio quotidianamente? Si è confrontato con gli utenti e ne ha recepito le difficoltà?

Sarebbe opportuno predisporre un manualetto di istruzioni per fare in modo che i cittadini abbiano in un unico punto tutte le istruzioni corrette, da mettere a disposizione degli utenti e consegnare a chi sbaglia la prima volta, in buona fede.

Rimane inoltre il problema di chi abbandona sacchi di immondizia di fianco ai bidoncini di raccolta stradale o in luoghi: chi ha fatto segnalazioni raramente ha visto aumentare i controlli per evitare questi abusi.

Il porta a porta con tariffa puntuale rimane l’unico sistema che contribuisce alla riduzione dei rifiuti indifferenziati e migliora la possibilità di recupero di materia, sensibilizzando i cittadini correttamente.

Non mettiamo quindi in discussione il meccanismo, che deve essere esteso anche ai territori vicini e può essere certamente costantemente migliorato.

Ma va fatta attenzione per ridurre la confusione, e occorre premiare l’impegno dei cittadini sia con tariffe inferiori a quelle di chi fa peggio, sia con la riduzione dell’incenerimento dei rifiuti: non è possibile che i cittadini di Forlì che si impegnano a ridurre il rifiuto vedano poi vanificare il loro sforzo nei confronti dell’impianto di incenerimento, che continua a bruciare lo stesso quantitativo.

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