La demagogia e l’antipolitica oggi hanno una grande presa, ed un terreno fertile creato in anni di malgoverno ed allontanamento dell’interesse pubblico nei confronti delle attività parlamentari.
I Verdi negli anni non si sono mai abbandonati al populismo ed hanno sempre ripetuto, pagando anche un grave prezzo in termini di consenso, che il vero strumento per cambiare in meglio il nostro Paese fosse quello di partecipare, lottare e votare con giudizio.
In molti purtroppo invece sono stati abbagliati dalla promessa di una bacchetta magica che avrebbe magicamente polverizzato tutti i problemi dell’Italia, senza vedere i rischi di alcune delle gravissime affermazioni che venivano portate avanti dal movimento di Grillo. “Inevitabile il superamento del Parlamento” diceva Casaleggio, ad esempio.
“Uno vale uno” era un bello slogan, di sicuro impatto, salvo poi capire che le persone non sono tutte uguali e scegliere a caso i parlamentari è certamente peggio rispetto ad una selezione dei migliori rappresentanti.
Ora che l’esperienza del partito dei 5stelle si avvia alla conclusione, siamo di fronte alla scelta se permettere loro di lasciare una impronta indelebile sulla organizzazione della nostra democrazia parlamentare.
Il 20 e 21 Settembre avremo la possibilità di votare NO alla proposta di mettere in pratica uno degli obiettivi del piano della P2 di Licio Gelli.
Le scelte fatte dai nostri costituenti non sono frutto di un caso, ma sono i giusti anticorpi contro qualunque deriva autocratica del nostro Paese, ed abbiamo visto quanto sia forte la tentazione da parte degli italiani a cascare nei vecchi errori.
Invitiamo i cittadini a non farsi abbindolare dalle false illusioni di un risparmio economico: basta una legge malfatta a far perdere miliardi di euro allo Stato, e spesso basta un parlamentare attento alle trappole degli emendamenti nascosti a recuperare molto più denaro pubblico.
Vediamo che tanti sostenitori del SI’ sfruttano i volti peggiori della politica degli ultimi 20 anni per giustificare il taglio: purtroppo per noi se dovessero vincere, questi sarebbero gli unici volti a rappresentarci in futuro, perché verrebbero esclusi dal Parlamento non i più fedeli alla linea, ma quelli più scomodi, di giudizio ed indipendenti.
Sara Londrillo, Alessandro Ronchi
portavoce Europa Verde Forlì-Cesena