Il candidato sindaco 5 stelle, Vergini, ieri si è dato un gran daffare per dire che non c’è nessuna differenza fra Calderoni e Zattini. Sapeva di mentire clamorosamente ma voleva assolutamente allontanare da sè anche il minimo sospetto di essere capace di un ragionamento obiettivo e sereno. Basterebbe che riguardasse questo breve video nel quale Zattini vuole monetizzare i rifiuti che vengono da fuori per mantenere in vita l’inceneritore di Hera, a differenza di chi ha come obiettivo il suo spegnimento grazie al porta a porta che sta ottenendo grandi risultati. Vogliamo parlare di legalità poi ? Zattini e i suoi hanno violato ripetutamente ogni regola riguardante le elezioni : camion vela ovunque, manifesti attaccati abusivamente, altoparlanti sulle auto ecc. Per non parlare dei compari di Zattini, dei loro 49 milioni sottratti ai cittadini italiani. Vengono da lì le centinaia di migliaia di euro della sua campagna elettorale ? Se permette il sig. Vergini, Giorgio Calderoni impersonifica lui stesso la legalità alla quale ha dedicato la sua vita. Vogliamo parlare di Hera ? Il candidato vicesindaco di Zattini, Mezzacapo, sta facendo una campagna senza pudore in difesa di Hera sostenendo che la società in house Alea sarebbe peggio della Multiutility spa. Mi pare che Calderoni non ci pensi neppure. Vogliamo parlare del verde ? Calderoni ha lanciato uno straordinario progetto per un parco dei 3 fiumi e per una cintura verde attorno alla città . L’esperto di Zattini nell’incontro nel salone comunale con i ragazzi di FFF ha detto che si deve procedere a tagliare gli alberi lungo le strade per sostituirli. Vogliamo parlare dei diritti ? Secondo Vergini c’è identità fra quello che propone Calderoni e ciò che propugna la setta clericale oscurantista che affianca Zattini ? Come non vedere che tra i punti principali del suo programma Calderoni ha messo proprio quel baratto amministrativo che è stato uno dei cavalli di battaglia dei 5 stelle durante gli ultimi 5 anni. Vogliamo parlare di democrazia ? Non sfuggirà, speriamo, all’attento Vergini, la banda di fascisti che al grido di boia chi molla affolla le piazze al seguito del vero leader della coalizione di destra. Potremmo continuare a lungo. Una cosa però intendiamo sottolineare : l’indipendenza di Giorgio dal PD, a cui non è iscritto e con cui mantiene un rapporto di totale autonomia, che mette ancor più in risalto la dipendenza non solo formale di Zattini dal razzismo leghista e dal fascismo richiamato con tanto di Dio Patria e Famiglia della Meloni e Minutillo.
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