Desidero a nome di tutti i Verdi e in particolare a nome mio porgere un saluto a Giorgio Zanniboni ed esprimere le condoglianze alla sua famiglia ed ai suoi compagni di tante battaglie, che ci hanno visto su sponde avverse.

Siamo stati avversari, ci ha sempre diviso la visione delle cose ma ci ha sempre accomunato la passione per il bene comune, per la nostra città e per il nostro territorio che abbiamo interpretato con approcci diversi.

Il nostro è stato uno scontro durissimo, posso dire senza esclusione di colpi, interpretato però sinceramente da entrambe le parti.

Il verde nella città, Ridracoli, Fiumicello, Romagna acque, il Teatro Sacripanti hanno contraddistinto una lunga stagione politica. Nel suo libro Zanniboni racconta su queste vicende il suo punto di vista.

Dopo averlo letto l’ho chiamato ed abbiamo parlato a lungo. Ancora in quella conversazione abbiamo avuto modo di manifestare l’un l’altro il nostro diverso pensiero, questa volta però, a differenza del passato, in modo sobrio e potrei dire amichevole.

Avevamo ripreso da pochissimo a parlarci dopo lunghi anni di divisione assoluta . Sapevo della sua malattia, me ne aveva fatto cenno lui stesso .

Per la prima volta, evitando di sottolineare troppo il mio diverso punto di vista, ne ho ascoltato con tranquillità le critiche e ho gradito molto l’affermazione di non avere avuto solo i Verdi ad ostacolare i suoi progetti ma anche altri suoi avversari “interni : ai Verdi riconosceva però di averlo fatto per motivi ideali, mentre gli altri lo avevano contrastato per motivi molto meno nobili.

Sauro Turroni
Portavoce provinciale dei Verdi

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