a conclusione dell’IPY ( anno polare internazionale) Sauro Turroni , componente la commissione scientifica nazionale per la ricerca in Antartide (CSRA), ha proposto con una lettera al Sindaco Masini, di intitolare una piazza alla Baia del Re, ad Umberto Nobile.
Nobile, nella sua impresa volta a raggiungere il Polo Nord, recava con se una medaglia donatagli dai forlivesi, raffigurante la Madonna del Fuoco, che, non riuscendo ad atterrare sulla banchisa per le avverse condizioni atmosferiche, gettò sul ghiaccio insieme con la bandiere italiana e il crocefisso donatogli dal Papa.
Un quartiere di Forlì ed uno a Roma erano stati intitolati al luogo , King’s Bay nelle isole Svalabard, dopo la prima storica trasvolata del polo effettuata da Nobile ed Amudsen del 1926, ma dopo la caduta del Dirigibile Italia nel 1928 il fascismo volle cancellare la memoria dell’impresa che considerava un fallimento ; il nome però restò impresso nella memoria dei forlivesi che ancora oggi chiamano quella zona con il nome inizialmente datogli.
Il ricercatore polare forlivese Silvio Zavatti si battè a lungo perchè a Nobile venisse restituito l’onore e il rispetto che gli erano stati sottratti dal regime fascista e anche questa sua iniziativa va ascritta a suo merito.
Forlì , a conclusione di un anno polare che l’ha vista ospitare una mostra scientifica sulla ricerca italiana ai poli e 2 importanti convegni scientifico sulle attivita di ricerca italiana e su Silvio Zavatti ricercatore polare, deve ricordare e rivendicare questo pezzo anche della propria storia e per queste ragioni Sauro Turroni ha proposto al Sindaco di assumere l’iniziativa di intitolare una piazza a Nobile, recuperando la dignità di un impresa che il fascismo volle cancellare, spogliando solo formalmente del proprio nome un quartiere della nostra città.
si allega la lettera :
Cara Nadia,
a giorni sta per concludersi l’anno polare internazionale (IPY) e per l’occasione, anche con l’aiuto della Amministrazione comunale di Forlì, è stato possibile organizzare la mostra “Artide – Antartide, la ricerca italiana ai poli”.
Come è noto, nell’ambito della mostra sono stati organizzati due convegni sulle attività di ricerca, il secondo dei quali dedicato alla figura del nostro concittadino, uomo politico, giornalista e ricercatore polare Silvio Zavatti.
La ricerca polare italiana ha origini lontane ed ebbe un impulso e un fondamento scientifico grazie alle missioni di Umberto Nobile che a bordo dei dirigibili, Norge nel 1926 e Italia nel 1928 portò con sé scienziati e strumenti scientifici proprio per attività di studio e ricerca.
Un quartiere di Forlì venne intitolato, subito dopo il 1926, al grande evento costituito dalla trasvolata polare, compiuta nel 1926 da Amudsen e Nobile sul dirigibile Norge, fabbricato in Italia su progetto dello stesso Nobile, dandogli il nome di Baia del Re, da King’s Bay alle isole Svalbard, da dove era partita la spedizione.
Dopo la sfortunata conclusione della successiva missione del 1928, il fascismo decise di mettere sotto accusa Nobile che per anni fu osteggiato, mettendo la sordina alle sue imprese, cancellando anche la memoria della prima trasvolata polare.
Anche il nome del quartiere scomparve dagli atti ufficiali, restando però nella memoria della popolazione forlivese che continuò a chiamare il piccolo insediamento fra via Spazzoli, viale Roma e il tirasegno col nome di “Baia del Re”.
La prima impresa del 1926 aveva senza dubbio impressionato molto positivamente i forlivesi tanto che in occasione della spedizione del 1928 col dirigibile Italia venne consegnata a Nobile una medaglia raffigurante la Madonna del Fuoco, affiche egli la deponesse sul Polo Nord insieme con la croce donatagli dal Papa.
Nobile compì questo gesto il giorno 24 maggio 1928., ma non potendo posare il dirigibile sul pack a causa del forte vento si limitò a gettare da cinquanta metri di altezza sul Polo sia la croce datagli dal Papa sia la medaglia raffigurante le Madonna del Fuoco datagli dai forlivesi.
Per molti anni Silvio Zavatti si impegnò perché a Nobile fosse restituito l’onore e il rispetto che gli erano stati sottratti dal regime fascista : anche queste iniziative possono essere ascritte a suo merito.
A livello internazionale sono in corso numerose iniziative, anche a carattere celebrativo, volte a sottolineare la straordinarietà e importanza dell’ IPY e l’impegno dei diversi paesi nella ricerca polare, tra le quali assume una particolare importanza la celebrazione ufficiale dell’anno polare che si farà lunedì 6 aprile a Washington.
Tutti questi motivi mi inducono a proporre, sia come degna conclusione, anche per Forlì, dell’anno polare internazionale (IPY) , sia come riconoscimento della azione di Zavatti in favore di Nobile, e soprattutto come riconoscimento di un legame antico dei cittadini forlivesi con il Polo, con le esplorazioni polari e con la bellissima King’s Bay alle Svalbard, di intitolare ad Umberto Nobile, generale, scienziato, esploratore, progettista di dirigibili, deputato alla Costituente, la piazzetta in fondo a via Piancastelli, proprio nel cuore del quartiere che tutti conoscono come Baia del Re.
Cordialmente
Sauro Turroni