I VERDI : ANCORA UN ALTRO SCEMPIO
Con beata inconsapevolezza la amministrazione che se ne sta andando continua a cancellare parti della nostra storia e a demolire pezzi di città così come il disegno del passato ce li ha consegnati e che costituiscono, tutti insieme, la nostra identità.
Dopo la colata di cemento che sta occupando uno degli ultimi lembi di orti conventuali nella ex Monti, inedificati da sempre, questa mattina sono iniziati i lavori di demolizione della pregevole quinta urbana costituita dal muro perimetrale della ex Mangelli prospiciente viale della Libertà che lo definiva e delimitava.
Riteniamo che il muro doveva essere conservato interamente e protetto, avrebbe dovuto essere ben restaurato, essendo sia un esempio di come anche una fabbrica poteva inserirsi bene nel tessuto urbano, sia un esempio di uso sapiente del cemento invece di costosi marmi, ma a quanto pare in questa città l’insipienza di alcuni, incapaci di misurarsi col proprio passato, determina la perdita di beni che sono di tutti.
L’abbattimento purtroppo renderà visibile la nuova edificazioneia che sorge nella ex Mangelli, un vero ghetto urbano a due passi dal centro, nell’area che per collocazione e dimensione, avrebbe dovuto costituire l’occasione per riqualificare l’intera città: abbiamo visto come è andata a finire, nello squallore urbano più desolante.
Molti appartamenti sono invenduti : non vorremmo che la decisione di abbattere il muro derivi dal desiderio di dare una mano agli immobiliaristi in sofferenza perché non riescono a piazzare quelle case.
Sarà invece un boomerang . Almeno quella quinta urbana, che si sposava assai bene con l’architettura del viale ed era la degna continuazione verso la stazione degli altri pregevoli edifici che sorgono lungo l’intera strada, celava allo sguardo una discutibile edificazione che non diverrà senza il muro più appetibile e sarà così il biglietto da visita che sarà presentato a chi arriva in treno nella nostra città.