Intervento di Davide Fabbri, Consigliere Comunale dei Verdidi Cesena e membro dell’Esecutivo Regionale dei Verdi dell’Emilia-Romagna
Mercoledì 14 novembre 2007, alle ore 9, parte in Tribunale a Forli un importante processo per presunta lottizzazione abusiva che vede fra i rinviati a giudizio l’amministratrice unica della Società AL.NE. srl (Stefania Migani), moglie di Nerio Alessandri (il 100% delle quote di tale Società sono di Nerio Alessandri, leader imprenditoriale di Technogym) per la realizzazione di una mega costruzione rurale più mega attrezzaia sulle colline di Celincordia in via Termoli a Cesena, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale.
La mega lottizzazione ha comportato ingenti sbancamenti, modifiche sostanziali al territorio collinare, una aggressione edilizia ingiustificata in collina con la costruzione di fabbricati ad elevato impatto ambientale.
Il Sostituto Procuratore di Forli Monica Galassi (ora Pubblico Ministero nel processo) ha rinviato a giudizio 10 persone (dirigenti comunali, costruttori, progettisti, affittuari della lotto, rappresentante legale di ALNE srl) per diversi ipotesi di reato; i reati contestati sono: lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio, concorso del reato, reato continuato, falsità ideologica.
La Procura della Repubblica fu allertata da segnalazioni di cittadini, dalle denunce politiche dei Verdi, dagli articoli della stampa locale; il tutto portò ad un sequestro preventivo dei fabbricati e dell’area in questione, realizzato tramite ordinanza del GIP del 13.10.2004.
ALNE srl fece ricorso contro il sequestro e il Tribunale del Riesame diede ragione al GIP in data 31.10.2005, confermando il sequestro.
L’atto accusa della PM Monica Galassi è pesantissimo: per il magistrato sono state violate le norme urbanistiche-edilizie; è stato violato il PRG; la lottizzazione è abusiva; le concessioni edilizie non potevano essere rilasciate; autorizzando tale lottizzazione è stato dato un ingiusto profitto patrimoniale alla Società ALNE (da misura camerale il 100% delle quote sono di NERIO ALESSANDRI, patron di Technogym) dato che le opere sono da ritenersi abusive.
I Verdi seguiranno da vicino il processo.
Si chiede gentilmente ai giornalisti di essere presenti al processo (il processo è a porte aperte al pubblico) e di dare ampia informazione a questo importante processo.
Cesena, 12 novembre 2007