I VERDI CHIEDONO CHIAREZZA E TRASPARENZA SUI TANTI SOLDI (EURO 1.256.000) CONCESSI A SAPRO PER LA ROTTURA DEI RAPPORTI FRA COMUNE E SAPRO.

Il Consigliere comunale dei Verdi di Cesena presenta al Sindaco una interpellanza per chiedere chiarezza e trasparenza sulla risoluzione dei rapporti fra Comune e SAPRO spa per l’area artigianale – industriale di Pievesestina.

Tale area è di ben 43 ettari di terreno (previsto l’insediamento di 56 aziende produttive), prevista da un decennio come zona di insediamenti produttivi di iniziativa pubblica, prevista da tempo e mai realizzata, bloccata per l’inerzia di SAPRO spa (società pubblica per lo sviluppo delle aree produttive) e del Comune di Cesena.

La Giunta del Comune con propria delibera n. 277 del 2 ottobre 2007 va alla rottura definitiva dei rapporti con SAPRO, liquidando tale società con una somma ingente e ingiustificata (euro 1.256.000), senza aver coinvolto come da promessa istituzionale il Consiglio Comunale, calpestando gli impegni che l’Assessore Miserocchi aveva preso con tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale.

Il rapporto con SAPRO andava sicuramente chiuso molto tempo fa, quando in diverse occasioni si è fortemente criticata l’inerzia di SAPRO sull’area di Pievesestina; infatti SAPRO, rispetto agli impegni assunti all’atto della sottoscrizione della Convenzione col Comune dell’ agosto del 2000, non ha portato avanti alcuna attività per la realizzazione dell’area produttiva di Pievesestina.

I Verdi sono d’accordo nel chiudere i rapporti con la società SAPRO di gestione dell’area, dato che Sapro non ha rispettato gli obblighi del convenzionamento col Comune, non ha rispettato le procedure, gli obblighi, i tempi nell’attuazione del comparto e si è dimostrata una società non efficiente.

Sul piano politico, la cosa grave è che la Giunta di Cesena, consapevole del forte ritardo nell’attuazione della convenzione da parte di SAPRO, consapevole che il contenzioso in atto è stato provocato da SAPRO, la Giunta decide di liquidare ingiustamente SAPRO per euro 1.256.000 euro: questa la cifra che si è inteso sborsare per chiudere i rapporti politici-amministrativi con Sapro per l’area di Pievesestina.

La Giunta del Comune di Cesena pertanto copre le inadempienze di SAPRO (il Comune di Cesena è socio di Sapro, ha avuto diversi consiglieri di amministrazione in Sapro – Leonardo Belli – Lorenzo Gasperoni), non mettendo in atto le indispensabili azioni sulle responsabilità pesantissime di SAPRO sul mancato decollo dell’area produttiva, in quanto SAPRO è stata inerte per più di sette anni, è risultata inadempiente agli impegni della Convenzione sottoscritta.

Il Comune inoltre va allo snaturamento del P.I.P. pubblico (il P.I.P. è un piano insediamenti produttivi di iniziativa pubblica) previsto sull’area, tramite la costituzione di una nuova società di gestione (la S.T.U.), una società di trasformazione urbana, aperta agli imprenditori privati: il risultato è lo snaturamento del PIP pubblico, il risultato è che non si metteranno a disposizione degli operatori economici terreni urbanizzati a prezzi contenuti.

Il paradosso è proprio questo: la Giunta di Cesena, coprendo le responsabilità di SAPRO, chiude il rapporto con la spa pubblica, non chiedendo i danni a SAPRO per gli errori fin qui commessi ma liquidando a SAPRO – tramite la nuova S.T.U. Società di Trasformazione Urbana – una ingente somma ingiustificata (per noi SAPRO doveva essere liquidata dei soli costi sostenuti per la progettazione del comparto, valutando al contempo un risarcimento del danno arrecato al Comune).

Nell’interpellanza al Sindaco il Consigliere Comunale dei Verdi chiederà conto su tali scelte e chiederà alla Giunta:
•       come è stato determinata la cifra da concedere a SAPRO per la risoluzione della Convenzione,
•       per quale motivo tale cifra non è stata decurtata da un onere di risarcimento a carico di SAPRO per l’avvenuto danno per tutte le inadempienze di SAPRO

Cesena, 27 ottobre 2007

Davide Fabbri Capogruppo Consiliare dei Verdi di Cesena