Ribaltate le regole democratiche – Confusione di ruoli e responsabilità  per mistificare decisioni già  prese al di fuori degli organi elettivi e al di fuori di una corretta pianificazione mai realizzata in questa provincia.

La conferenza dei servizi andata in scena con l’ultimo atto nella giornata di ieri si è modificata transgenicamente: non è il luogo tecnico di esame dei progetti e non fornisce alcuna garanzia ai cittadini che siano rispettati limiti, parametri, salute, e norme.

Infatti la politica si è impadronita anche del livello tecnico e le giunte decidono che cosa devono dire i tecnici all’interno della conferenza dei servizi.
I servizi esaminano formalmente i progetti, ma sono gli esponenti politici che decidono se i progetti vanno bene o vanno male.

Questa è una patologia del sistema democratico aggravata dal fatto che alcuni degli esponenti politici che impongono le loro decisioni al livello tecnico sono troppo sensibili, per non dire che dipendono, nelle loro valutazioni da quanto Hera dice loro di fare.

Questa vicenda al di là  del singolo problema che i Verdi non smetteranno certo di contrastare ha messo in evidenza il fatto più clamoroso: Hera spa, un ente strumentale, gestore dei servizi pubblici per conto degli enti locali, trasformato in soggetto economico con finalità  di profitto è diventato il vero soggetto di programmazione nel territorio, mentre coloro che sono eletti dai cittadini si sono trasformati in esecutori e per far questo hanno, nei fatti, occupato ogni spazio tecnico sostituendo le decisioni prese in ambito politico alle analisi e verifiche tecniche degli organi a ciò preposti.

Una società  così fatta è minata alla radice, non ha nulla di democratico e assomiglia sempre più a un regime incontrollabile e incontrastabile.

Esecutivo Provinciale dei Verdi FC

Forlì, 29 luglio 2005

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