Oggi ho inviato un comunicato stampa ai quotidiani locali, per rispondere alle accuse di Nervegna di Forza Italia e spiegare la posizione dei Verdi di Forlì in questo momento così delicato per la politica della nostra città .
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Alessandro Ronchi, Capogruppo dei Verdi nel Consiglio Comunale di Forlì
Dove sono finite le politiche dei Verdi per l’Ambiente?
Questo si chiede il coordinatore provinciale di Forza Italia Antonio Nervegna.
Sono finite negli organi che hanno il compito di determinare gli indirizzi della politica amministrativa.
Nei vari Consigli, ad esempio.
Per questo non posso che rimanere stupito e deluso nel momento in cui vengo a conoscenza che il consigliere Nervegna sta accusando i Verdi di non avere portato avanti le loro battaglie ambientaliste. Lo stesso, per essere precisi, assente in Consiglio Comunale proprio nel momento nel quale queste venivano portate avanti e si stavano discutendo gli indirizzi politici della nostra città . Mi spiace che un politico esperto, nonché coordinatore di partito, confonda il ruolo dei quotidiani con quello degli organi nei quali è stato eletto. Sono quindi costretto a fare un riassunto di quanto è stato discusso nel Consiglio Comunale di Lunedì 13 Settembre, per aggiornare il capogruppo di Forza Italia e tutti coloro che assieme a lui non potevano essere presenti. I Verdi hanno richiesto al Comune una pubblica assemblea allo scopo di iniziare una nuova politica di gestione dei rifiuti con i cittadini ed al contempo discutere sui futuri strumenti di controllo. Oltre a questo abbiamo chiesto una rivalutazione delle autorizzazioni e delle valutazioni di impatto ambientale, che sono state concesse in questi mesi con la partecipazione attiva di alcune delle persone attualmente in custodia cautelare. Più precisamente mi riferisco ai due inceneritori di Mengozzi e di Hera ed ai loro iter autorizzativi. In questi giorni molti partiti hanno utilizzato i quotidiani per cercare di accaparrarsi l’opinione pubblica, sfruttando l’ovvia e giusta indignazione che queste notizie stanno provocando. Molti di questi hanno ripreso le richieste che i Verdi hanno espresso mesi ed anni fa, quando ancora tutti erano ignari dello scandalo che sarebbe emerso, come ad esempio la riappropriazione dei poteri di programmazione attualmente in mano alle aziende di gestione dei servizi. Gli stessi partiti che in quel momento non credevano nell’importanza di queste richieste, ignorando i problemi che questa indifferenza poteva provocare. Le nostre politiche e le nostre opinioni erano chiare e rimangono immutate, e le nostre battaglie non cambiano da un giorno all’altro, come invece è accaduto per altri. I problemi dell’ambiente e della salute pubblica hanno prioritaria importanza e vanno gestiti subito, in fase di programmazione, non successivamente alle indagini che cercano di chiarire se è stato commesso un reato.
Le nostre preoccupazioni, quindi, non sono successive al fatto compiuto, ma precedenti alla possibilità che questo si verifichi.
In questo momento, inoltre, riteniamo necessario iniziare un vero dialogo con i cittadini ed una promozione della partecipazione pubblica alla politica, anche attraverso una applicazione dei principi di Agenda 21, ora forse ancora più importante che in passato.
Le nostre battaglie, come è giusto che sia, saranno svolte negli organi che hanno la reale opportunità di decidere del nostro futuro, sperando che anche chi utilizza prioritariamente e quasi esclusivamente la stampa ai fini di propaganda possa trovare il tempo di partecipare alle discussioni politiche.
Forlì, 22/09/2004
Alessandro Ronchi
Capogruppo dei Verdi
nel Consiglio Comunale di Forlì